PATAGONIA
SANTA CRUZ
Cosa conoscere:
Santa Cruz confina a nord con la provincia di Chubut, ad est con l’oceano Atlantico, a sud e a ovest con la Repubblica del Cile. La provincia si può dividere in tre zone: australe, costiera e del nordest. Il suo capoluogo è Rio Gallegos e si trova a 2.640 km. da Buenos Aires.
É una delle province della Patagonia preferite dai turisti e riceve un importante numero di visite soprattutto nella sua zona australe, situata all’estremo sudovest. Laghi, ghiacciai, boschi, montagne e steppe compongono la sua bellezza selvaggia e accattivante.
Fra settembre e maggio El Calafate è il principale centro turistico che riceve visitatori di tutte le nazionalità, attratti dalla presenza dell’imponente ghiacciaio Perito Moreno, una meravigliosa lingua o massa di ghiaccio sopra il livello del lago Argentino. Di fronte alla Penisola di Magellano la parete del ghiacciaio avanza fino a tagliare a metà il lago Argentino. Questo smagliante fiume di ghiaccio, uno dei pochi al mondo che fa rilevare ancora una certa crescita, è il punto turistico più importante del Parco Nazionale Los Glaciares e uno dei Patrimoni dell'Umanità della provincia. Oltre a questo, un altro patrimonio per cui è famosa questa regione è la Grotta delle Mani, per le pitture rupestri che vi si trovano.
A nord del parco i protagonisti stellari sono il monte Fitz Roy, il monte Chaltén e il Torre, principali esponenti di un sistema montuoso di picchi granitici.
Considerate da tutti fra le montagne più difficili da scalare, superano i 3.000 mtr. d’altezza e sono una sfida personale per gli andinisti professionali. Per gli amanti dell’avventura Santa Cruz è considerata la capitale del trekking, con il Chalten e l’inizio della magica RN40, lunga più di 5.000 km. fino all’estremo sud. La zona colleziona un’infinità di esperienze da non perdere. Boschi pietrificati e una bella zona costiera, rifugio della fauna autoctona, sono alternative ugualmente seducenti di questa provincia.
La provincia ha un clima freddo e secco, con inverni molto rigidi sull’altipiano fino a –25°.
Il periodo migliore è nella stagione estiva, da ottobre a marzo.
Nel Marzo dell’anno 1520 Magellano arrivò all’attuale Puerto San Julian dove avvenne lo storico incontro con gli indigeni che lui chiamò Patagoni.
La durezza del clima e l’ostilità degli indigeni impedirono la colonizzazione del territorio per molto tempo.
RIO GALLEGOS
Fondata sulle rive del fiume omonimo, centro commerciale ed amministrativo della provincia, la cittadina è sede anche del Centro Universitario de Santa Cruz della Universidad Nacional del Sur.
Da vedere il Museo de Los Pioneros, dedicato all’epoca dei pioneri, mentre il Museo Malvinas Argentinas è dedicato alla guerra del 1982.
ISLA DESEADA
Ospita numerose colonie di pinguini, cormorani e gabbiani all’interno della Reserva Natural Isla de los Pinguinos. Dista 79 km da Rio Gallegos.
Più a Sud si incontra la Reserva Natural Laguna Azul che tutela la laguna formatasi nel cratere di un vulcano spento. Particolare la presenza di colate laviche che danno un’aspetto lunare alla zona.
EL CAFALATE
Centro turistico fondato nel 1927 sulle rive del Lago Argentino, prende il nome dall’arbusto simbolo della Patagonia .
A 6 km dal centro cittadino nelle pareti rocciose di Punta Gualicho si trovano le grotte del Gualicho, all’interno migliaia di graffiti contemporanei e qualche pittura rupestre.
EL CHALTEN
Insediamento nato nel 1982 per presidiare un territorio rivendicato dal Cile, presto diventato località turistica grazie alla posizione ai piedi del Fitz Roy, una delle mete più ambite dai grandi alpinisti insieme al Cerro Torre. Da qui si possono anche effettuare escursioni all’interno del Parco Nacionale los Glaciares.
PARQUE NACIONAL LOS GLACIARES
Patrimonio UNESCO dal 1981, esteso su un’area di 600.000 ettari, oltre ad abbracciare i laghi Argentino e Viedma include un’ampia fascia dello Hiero Patagonico Continental Sur, residuo dell’antico manto pleistocenico, per una lunghezza di 440 Km ed una larghezza tra i 50 e 90 Km.
E’ un’immensa distesa di neve e ghiaccio che scende nelle acque dei laghi andini.
Per visitare il parco si può partire da El Calafate e da El Chalten.
PARQUE NACIONAL PERITO FRANCISCO MORENO
Istituito nel 1937, si estende per 105.000 ettari di cui 30.500 Reserva Nacional, intorno al Monte San Lorenzo, la cima più alta della provincia.
Interessanti giacimenti paleontologici ed etnologici costituiscono i principali motivi di importanza del parco. All’interno sono situati i laghi Belgrano e Burmeister.
Si trovano all’interno del parco degli ecosistemi nettamente distinti:
- Meseta Patagonica = scorie vulcaniche e profondi canyon
- Fascia di transizione
- Intorno al lago Belgrano = bassi rilievi semiaridi
- Bosco di Legna = piante ad alto fusto lungo le rive dei laghi.
Le Cuevas de Las Manos
Grotte affacciate sul margine meridionale del canyon Rio Pinturas importanti per le pitture che ne decorano le pareti, risalenti all’era preistorica patagonica.
Gli studi dicono che le pitture sarebbero opera di una popolazione di cacciatori vissuta dopo l’ultima glaciazione. Si ritrovano scene di caccia con figure di profilo, a queste figure si trovano associate impronte di mani in positivo ottenute appoggiando le mani intinte di colore sulla roccia.
PERITO MORENO
Cittadina fondata nel 1927 già utilizzata dai Tahuelche per i trasferimenti verso il Rio Negro.
Chiamata inizialmente Rio Felix , fu in seguito denominata Perito Moreno per dare giusto riconoscimento all’uomo che guadagnò tutto questo territorio alla causa argentina.
Il Feliz era infatti un torrente affluente del Lago Buenos Aires, le cui acque si versano nell’oceano Pacifico. Moreno deviò il corso verso l’Atlantico modificando la linea spartiacque a vantaggio dell’Argentina.