CENTRO
LA PAMPA
Cosa conoscere:
Le Pampas sono delimitate dall'Atlantico e dal Rio de la Plata, si estendono quasi fino a Cordoba e alle colline pedemontane delle Ande; esse rappresentano il cuore politico ed economico dell'Argentina.
La carenza di vegetazione arborea ed il predominio indiscusso della prateria, insieme all’assenza quasi totale di rilievo, sono le caratteristiche più evidenti del paesaggio.
Nella lingua aborigena “pampa” significava pianura senza alberi ed è un’immensa regione, pianeggiante, apparentemente senza confini, nuda e sterminata, che si estende tra le Ande ed il mare, a Sud e ad Ovest della linea segnata dal Paranà e dal Rio della Plata fino al fiume Colorado che abbraccia ad oriente le provincie di Buenos Aires, mentre la Pampa Nord-Occidentale occupa la parte meridionale della provincia di Santa Fè e la parte orientale della provincia di Cordoba.
La regione comprende circa un sesto dell’intera Argentina e costituisce la parte più vitale del paese, dove è concentrata tutta la produzione agricola grazie alla conformazione del terreno, composto da una coltre di loess giallastro, finissimo, portato dal vento, con intercalati depositi fluviali e ceneri vulcaniche, ricoperto in superficie da uno strato spesso 20-30 cm. di fertile terra nera.
Il capoluogo della provincia di La Pampa è Santa Rosa, separata dalla città di Buenos Aires da 607 km. La pianura implacabilmente piatta della Pampa, oltre ad essere il cuore agricolo del paese, è anche la dimora di quel romantico simbolo del nazionalismo argentino che è il “Gaucho”, anticamente il vagabondo della prateria, a caccia di bovini selvatici per la vendita del pellame molto richiesto dai commercianti e dai contrabbandieri di Buenos Aires.
Vi si tiene annualmente la Fiesta Nacional de la Doma y del Folclore.
Il territorio è molto vario e caratterizzato da colline ricoperte di foreste, praterie molto estese e laghi salati popolati da fenicotteri.
L'assenza di rilievi significativi rende quest'area vulnerabile alle inondazioni causate dai pochi corsi d'acqua che la attraversano.
Soltanto la granitica Sierra de Tandil, nella zona ad ovest della provincia di Buenos Aires e la sierra de la Pampas interrompono la sostanziale monotonia del territorio.
La zona costiera della provincia di Buenos Aires offre belle spiagge sabbiose in località come Mar del Plata e Necochea, che gli abitanti della capitale invadono a gennaio e febbraio.
Verso l'entroterra, invece, ad appena un'ora di auto (o treno o bus) dalla capitale ci troviamo nelle Pampas vere e proprie, sterminate pianure ricche di pascoli, mandrie e vaste distese di grano.
In mezzo alla campagna rigogliosa si trovano le estancias (fattorie), confortevoli ed accoglienti dimore costruite dai proprietari terrieri (fra i quali figurano Ted Turner e i Benetton).
Oggi molte di queste residenze sono aperte al pubblico e permettono al visitatore di conoscere da vicino la vita delle fertili zone agricole.
L’insediamento umano iniziò lentamente dopo la colonizzazione spagnola, grazie alle condizioni favorevoli del territorio, nonostante la tenace resistenza degli autoctoni abitanti pampeani.
In breve nacquero grandi latifondi, dove la carne salada si sostituiva al cuoio come principale prodotto per l’esportazione.
Ciò che aprì definitivamente le porte alla colonizzazione dell’intera Pampa fu la conclusione delle guerre sui fronti del Nord. Oggi la Pampa è la zona economica più importante del paese dove sono concentrati oltre l’80% degli stabilimenti ed il 35% della forza lavoro.
La pesca e la caccia nelle riserve private, particolarmente del cervo rosso, puma e cinghiale, sono due frequenti attività.
La Riserva Parque Luro e il Parco Nazionale Liahué Calel sono aree protette indirizzate all’ecoturismo e al turismo avventura.
Il Parque Nacional Liahué Calel, abitato da una fauna molto varia tra cui il puma, il guanaco e una grande varietà di cincillà selvatici chiamati vizcacha, merita una deviazione dal vostro itinerario di viaggio.
Più di un terzo della popolazione vive a Buenos Aires e dintorni, dove il clima umido è simile a quello di New York in primavera, estate e autunno.
Le precipitazioni annuali superano i 900 mm.
Gli inverni a Buenos Aires sono umidi ma relativamente miti.
Anche le città di La Plata, Luján (la cui basilica dedicata alla Virgen de Luján è visitata ogni anno da 4 milioni di pellegrini), Rosario e Santa Fe valgono la pena di essere viste per i loro numerosi musei, le chiese e gli edifici coloniali dall'aria romanticamente appassita.
Possiamo dire in conclusione che la provincia è veramente notevole grazie al turismo rurale molto attivo, alle sue acque termali, alla grande varietà della sua fauna e vale davvero la pena conoscerla. E’una destinazione ideale, autentico nesso con lo spirito argentino, in virtù anche del contrasto tra città sviluppate, campi aperti, divertimento, relax.