PRODOTTI TIPICI
YERBA MATE
Il nome scientifico della pianta dalla quale si ricava la Yerba Mate è Ilex paraguayensis.
Si tratta di un albero o arbusto appartenente alla famiglia delle Aghifogliacee che può misurare tra i 3 e gli 8 metri di altezza.
Ha foglie perenni dicolore verde brillante leggermente chiuse con una lunghezza che varia da 4 a 10 centimetri.
Di origine Sud Americana si coltiva nel Paraguay, Uruguay, Brasile, Argentina, e nel sud della Bolivia.
La Yerba Mate viene preparata con palo (con il picciolo) o sin palo (senza picciolo): l'erba con palo ha un sapore più deciso e più amaro; l'erba sin palo ha un sapore più morbido.
IL MATE
Il Mate e’ la bevanda tipica argentina,
preparata con le foglie dell’erba mate, che sii
mettono in infusione in acqua bollente. Ed ha
molte proprietà terapeutiche. Per la
preparazione del mate bisogna avere a
disposizione: un mate o porongo, una bombilla,
cioè una specie di cannuccia di metallo (o,
raramente, di canna), che da un lato ha
l'imboccatura e dal lato opposto un filtro per
impedire alle foglie di erba mate di entrare
nella cannuccia stessa. Il filtro può essere
costituito semplicemente da una chiusura
tondeggiante e bucherellata;
EFFETTI SULLA SALUTE
Il consumo di mate ha effetti diuretici; è
lievemente eccitante, a causa del suo contenuto
in caffeina; tende anche a calmare l'appetito e
dare senso di sazietà. Recenti studi hanno
mostrato che il mate contiene quasi tutte le
vitamine necessarie all'organismo umano e ne può
soddisfare il fabbisogno giornaliero. Abbiamo a
disposizione diversi tipi, dal più semplice fino
al più pregiato ed elaborato.
Il mate è anche considerato una bevanda
stimolante e tonica.
Stimolante perchè contiene la mateina, alcaloide
simile alla caffeina che le conferisce un
effetto stimolante molto prolungato tra le 8 e
le 12 ore e i polifenoli (tannini) che sono gli
stessi contenuti nel tè verde e hanno un'azione
antiossidante.
IL MATE E LA COMPAGNIA
Di origine precolombiana, il mate è l’infusione più diffusa nei paesi del Cono Sur (Brasile, Argentina, Cile, Paraguay e Uruguay) e il suo rituale ha un fascino antico.
Oggi come ieri, bere mate significa celebrare una delle più autentiche tradizioni sudamericane.
Un invito a berlo è un segno di benvenuto e non va mai rifiutato. Da soli o in compagnia, mentre si sorseggia la calda bevanda si crea un clima di intimità e di amicizia, si condivide un momento di pausa e di serenità. Non per nulla il mate è diventato un inseparabile compagno della popolazione sudamericana, così profondamente radicato nelle tradizioni locali da essere celebrato nella letteratura e nell’arte.
Di seguito sintetizziamo alcuni significati:
Dolce: ti ricevo con piacere
Amaro: indifferenza
Con zucchero: ti porto nei miei pensieri
Con limone: preferisco non vederti
Con arancia: voglio che te ne vai
Con caffè: ti perdono
Con latte: rispetto ed amicizia
Molto caldo: non mi parlare
Schiumoso: corrispondo i tuoi sentimenti
Con bollore: ti odio
Coperto: non andare
Con miele: fidanzamento
BOLAS
Strumento o arma utilizzata dagli indigeni patagoni per cacciare gli animali. In origine erano un'arma ed uno strumento di caccia usato in Cina, dagli indiani sudamericani e dagli eschimesi.
É costituita da una lunga cinghia di cuoio alle cui estremitá sono allacciate pesanti palle di pietra. Il cacciatore le agita nell’aria con un movimento rotatorio gettandole poi, con molta perizia, in direzione alla selvaggina. La cinghia si arrotola violentemente nel collo o nelle gambe dell’animale, che stramazza al suolo.
Avevano tre tipi di “boleadoras”: quella con due palle (di pietra o anche metalliche) che era usata per cacciare gli struzzi; quella con tre palle, per cacciare i “guanacos” ed, infine, quella che chiamavano “la bola”, ossia, una cinghia con una sola palla. Quest’ultima era nelle loro mani, un’arma davvero micidiale. Usavano anche il laccio con grande maestria.
La caccia era il loro unico mezzo di sussistenza. Quando organizzavano una grande caccia, partivano in molti e, scoperta la preda, lanciavano al galoppo i loro cavalli distendendosi in cerchio in modo da impedire la ritirata degli animali; ed allora a colpi di “boleadoras”ne facevano strage. Questa era una delle scene piú vive della loro vita selvaggia, dove mostravano la loro straordinaria abilitá come cavalieri e cacciatori.
Attualmente sono uno strumento in uso nella giocoleria, infatti è possibile disegnare delle coreografie spettacolari facendole roteare con velocità, sopratutto quando si usano delle Bolas intrise di liquido infiammabile a cui viene dato fuoco.
PIETRE SEMIPREZIOSE
I prodotti tipici argentini più diffusi sono realizzati con le seguenti pietre: Agate, Quarzi, Ametiste e Gode di Wanda.
Ad Hito de las Fronteras, l’area dove si incontrano Argentina, Brasile e Paraguay, avrete l’occasione di vedere la zona dove si trovano le pietre semi preziose e potrete passare la giornata a cercarle. L’area è popolata principalmente da immigrati che provengono dal centro Europa e dalla Scandinavia.
Il viaggio prosegue ancora nella provincia di Misiones con visita della Miniera Wanda, dove si estraggono topazi, ametiste, cristalli di rocca, acquemarine e quarzi, con foto ai minatori che spaccano la roccia alla ricerca di pietre preziose che vengono poi trasformate in gioielli ma anche, per esempio, in orrendi soprammobili a forma di farfalle striate.
RODOCROSITA (Catamarca)
Il suo nome deriva dalle due parole greche: rosa e colore, infatti la maggior parte degli esemplari è caratterizzato per il colore rosa carne.
Per la sua struttura e la bella colorazione rosata, è una delle pietre più vistose al mondo.
Definita per la sua origine, Pietra Nazionale Argentina: si presenta preferibilmente in cappe o creste di struttura ondulata, con sovrapposizione di bande rosate di distinte tonalità, dal chiaro allo scuro, dalla tessitura fibrosa, e separate tra loro per un materiale bianco a sfumature grigiastre (miscuglio di carbonati vari di Calcio, Magnesio, Ferro) e con una concentrazione di Manganese molto bassa. Queste bande rosate, sono comunemente ondulate o rette.
Sono rari e molto ricercati cercati tra i prodotti tipici argentini i vetri romboidali, piatti e perfetti, da 3 a 5 millimetri di spessore, dal colore rosato al rosato chiaro.
È da sottolineare anche la presenza di questa pietra sottoforma di stalattiti: una stalattite può essere formata da vari centri di crescita, rettilinei o curvi, di un sviluppo di fino a 30 cm ed un diametro da 2 a 8 cm e più. La mineralizzazione è di origine vulcanica, e si localizza in un camino vulcanico, composta di riolite, tufi e brecce; si possono trovare nelle Sierras Capillitas, appartenenti all'Ghiacciaio dell'Aconquija, provincia di Catamarca, Argentina, a 3200 metri di altezza sul livello del mare.
CUOIO
La parola proviene dal latino curium (Pelle degli animali) conciata, cioè si tratta della pelle trattata mediante concia. Il cuoio in definitiva proviene da una cappa di tessuto che ricopre gli animali e che ha proprietà di resistenza e flessibilità abbastanza appropriate per la sua lavorazione. La cappa di pelle è separata del corpo degli animali, si eliminano i capelli o la lana, salvo nei casi in cui si voglia conservare questa copertura nel prodotto finale: in seguito ad un processo denominato "concia", la pelle viene resa inalterabile e non soggetta a putrefazione.
Esistono diversi tipi di cuoio così come diversi tipi di conciatura (minerale: al cromo, questa conciatura dà una lunga durata e inalterabilità nel tempo, da un altro lato stabilizza e in questa maniera il cuoio non si deforma; vegetale: al tannino per confezionare costumi e calzature).
Nelle inmensità della pianura Pampeana i bovini che danno materiale genuino e nobile, per disegnare creativamente prodotti tipici che acompagnano la quotidianità, ma di grande bellezza e pregio.
Con il cuoio vengono confezionati i seguenti prodotti tipici:
PORTACHIAVI: tipici argentini, con “guarda pampa”, temi iconografici della cultura argentina, ippica, polo, boleadoras,…
SELLE: vari modelli: Ranger, Cowboy, Polo, stilo Ingessa, Messicana,…
CINTURE ARTIGIANALI,
CAPPELLI: stile australiano, realizzati in cuoio ingrassato, camoscio, e pelo.
AGENDE, PORTAFOGLI, COLTELLI ARGENTINI: dal coltello "verijero", chiamato cosi per la sua piccola dimensione, passando per i coltelli "trenzados", fino a quelli elaborati in argento.
TESSUTI
Nella provincia di Mendoza si producono meravigliosi tessuti artigianali di differenti tipi e caratteristiche : tessuti con motivi indigeni delle comunità huarpes ed araucane, ponchos e pullóvers di lana di guanaco o di pecora. I motivi decorativi variano secondo il luogo di produzione: in Malargüe, ad esempio, il tessuto ha caratteristiche geometriche mentre a Lavalle si caratterizza la lavorazione floreale. Si producono anche tessuti in fibra vegetale.
CERAMICHE
Ceramica nera di Cafayate e rossa di San Lorenzo.
LEGNO
L’artigianato del legno è abbastanza diffuso, ricordiamo qui gli intagliatori di Palosanto a Jujuy e di Cardone a la Quebrada de Humahuaca.