PATAGONIA
RIO NEGRO
Cosa conoscere:
La città più turistica di Rio
Negro è San Carlos de Bariloche,
che si trova a 1.719 km. dalla
città di Buenos Aires e possiede
un aeroporto internazionale come
a Trelew, capoluogo della
provincia. A Rio Negro, il mare
caldo e trasparente, le valli
dalle diverse sfumature di
verde, le steppe e le pitture
rupestri convivono con il
turismo d’avventura che si
svolge nei monti e nelle acque
turbinose del disgelo. La
svariata fauna autoctona viene
sfruttata attraverso la caccia,
la pesca, l’avvistamento, il
diving e le deliziose specialità
gastronomiche.
Essendo parte della regione
patagonica, offre le condizioni
climatiche e geografiche ideali
per sviluppare attività di
montagna e voli in parapendio.
Nei dintorni della città di San
Carlos de Bariloche si trova il
centro di sci Catedral, uno dei
più importanti dell’emisfero sud
e sede permanente di gare di sci
e di snowboard per professionali
e dilettanti. Gli sport nautici
sono protagonisti nell’estate e
le coste dei laghi si convertono
in balneari veri e propri. Il
golf è uno sport molto
importante e conta su di un
vasto assortimento di circuiti
per la sua pratica. In questa
provincia si svolge
un’importante attività
produttiva di coltivo di
frutteti e viti e le città
valgono la pena di essere
vistate.
Sul litorale atlantico del Rio
Negro, il clima è moderato dalla
presenza della massa oceanica,
allontanandosi dalla costa verso
l’interno la mancanza di
precipitazioni e la mancanza di
rilievi, determinano temperature
rigide in inverno ed elevate in
estate, con forti escursioni
termiche che contraddistinguono
l’arido altopiano patagonico
dove crescono solo cespugli
spinosi.
Unica eccezione è la rigogliosa
Valle de Rio Negro con i suoi
verdi pascoli.
Avvicinandosi alla Cordillera
esplode la fisionomia
inconfondibile di questa zona,
dove l’influenza dei venti umidi
fa si che ci sia un clima più
mite con temperature minime mai
al di sotto dei –10° e non
superiori ai 30°.
Il turismo è sviluppato attorno
a San Carlos de Bariloche,
centro conosciuto a livello
internazionale, sulle sponde del
lago Nahuel Huapi. Da vedere
l’importante Parco Nazionale
Nahuel Huapi che protegge la
ricchezza faunistica e
paesaggistica.
Altra regione affascinante è
Pehuenia con il suo Parque
Nacional Lanin, ai piedi del
vulcano omonimo.
L’Industria sfrutta le risorse
del sottosuolo soprattutto
minerali di ferro, ma anche gas
naturale e petrolio. L’impulso
alla crescita di questa regione
la dato anche l’agricoltura con
la fruttocoltura.
Storicamente i primi
colonizzatori entrarono nella
zona intorno al 1550 arrivando
dal Cile.
All’epoca la terra era abitata
dalla popolazione Mapuche di
cultura andina.
BARILOCHE
Il nome deriva probabilmente da
“vuriloche” genti che abitano al
di la del monte.
Cittadina che nasce alla fine
dell’800 come centro di raccolta
e commercializzazione del
legname, della lana e della
carne. Porta di ingresso per il
Parco Nazionale Nahuel Huapi che
nacque negli anni ’30 quando il
governo argentino intervenne con
consistenti investimenti sulla
zona.
Bariloche ospita anche un
importante Centro di Ricerche
Atomiche ed ha un’attiva
produzione locale di
ceramica,maglieria e dolci.
Il Centro Civico: presso questo
centro hanno sede il Municipio,
le Poste Centrali, l’Ufficio del
Turismo ed altri enti.
Particolare il meccanismo
dell’orologio della torre che
allo scoccare di mezzogiorno,
mostra quattro statue di legno
che rappresentano i protagonisti
della storia locale: un Indio,
un Missionario,un Conquistatore
spagnolo ed un Contadino.
PARQUE NACIONAL NAHUEL HUAPI
Territorio di circa 7500 ettari
donati alla Nazione dal perito
Francisco Pascasio Moreno nel
1903, divenne parco nel 1943
prende il nome dal grande lago
Nahuel Huapi che ha una
superficie di oltre 500 kmq e
una profondità massima di 450
metri.
All’interno del lago si trovano
alcune isole. In questo tratto
di rilievo andino attraversato
da molti valichi raggiunge la
punta massima con il Cerro
Tronador (3554m slm).
Nel periodo estivo è possibile
raggiungere il Cerro Tronador
dal quale discendono otto
ghiacciai quattro su territorio
argentino e quattro su quello
cileno.
VIEDMA
L’insediamento più antico della
Patagonia sulla riva destra del
Rio Negro con il nome di
Mercedes de Patagones.
Della antica città di Mercedes è
rimasto ben poco, è possibile
ancora vedere la Cattedrale ed
il convento che oggi ospita il
Collegio San Francisco de Salles
costruzione in mattoni del 1890.
Da vedere
il Museo Provinciale Gobernador
Tello esposizione di reperti
antropologici e storici.
All’interno del Colegio de
Salles c’è il Museo Salesiano
Cardenal Cagliero che conserva
oggetti religiosi di quando il
Cardinale era Vescovo di Viedma.
In Rivadavia 34 si trova il
Museo Gardeliano con
un’incredibile collezione di
dischi e testimonianze dedicate
a Carlos Gardel.
Nei
dintorni di Viedma si trovano
note località balneari come El
Condor, Punta Medanos, Playa
Bonita , Bahia Rosas frequentata
dai pescatori di pescecani.
Risalendo il corso del fiume Rio
Negro si attraversa la Valle del
Rio Negro dove si incontrano
molti insediamenti agricoli
sorti su avamposti militari.
GENERAL
ROCA importante centro agricolo
dove in Marzo si tiene la Fiesta
Nacionale del la Manzana (mela),
fondata come caserma poi
colonizzata da emigranti
tedeschi e francesi.
VILLA
REGINA colonia di origine
italiana fondata negli anni
trenta e dedicata alla cantante
lirica Regina Pacini, in Aprile
si svolge la Fiesta Provincial
de la Vendimia (vendemmia).
CIPOLLETTI
, fondata nella regione della
Pampa Seca dal Colonnello Oro
nel 1903, deve il suo sviluppo
al sistema di irrigazione creato
dall’Ing. Cesare Cipolletti.
Interessante da vedere la Casa
Pichi Ruca (piccola casa in
mapuche), costruita nel 1928
dalla moglie del Colonnello Oro
in stile coloniale e la Villa
Peuser sontuosa villa
neoclassica che ricorda il petit
trianon di Maria Antonietta.
Cerro Catedral
Grazie alla sua imponente
presenza, 60 anni fa é stata la
culla dello sci in Argentina, e
da allora conserva la sua
leadership come centro invernale
più sviluppato del Sudamerica. È
caratterizzato dai suoi
paesaggi di laghi, valli e
montagne, 600 ha. di pendii
sciabili e 120 km di piste con
39 impianti di risalita. Un
colle incomparabile, con un
centro servizi alla base che
possiede di tutto.